La Fillea Cgil di Roma e del Lazio lancia un appello al Municipio IV, al Comune di Roma e alla Regione Lazio affinché entrino in possesso della prima abitazione romana di Pier Paolo Pasolini, un appartamento di 40 metri quadrati nel quartiere di Rebibbia, ora messo in vendita.
La decisione dei proprietari rappresenta l’ultima occasione per le Istituzioni per rendere patrimonio collettivo un bene dall’alto valore storico e culturale. Negli anni, infatti, si sono susseguite proposte ed idee da parte del Comune di Roma, l’ultima nel 2013, che non hanno mai visto la luce.
Ora è il momento di mettere in campo un progetto per recuperare il bene e renderlo patrimonio pubblico, inserendolo anche in un’azione più ampia di rigenerazione urbana del quartiere.
Siamo convinti che rendere il primo appartamento di Pasolini un luogo pubblico accessibile alle persone, in cui sia possibile studiare, accedere alla cultura o svolgere attività creative e ricreative, possa rappresentare un importante punto di svolta per la il Municipio IV e le persone che lo abitano. Nel quadrante est della Capitale, infatti, spazi del genere sono rari e spesso sono di natura privata.
Crediamo, proprio nell’ottica di rendere l’appartamento un luogo che risponda ai bisogni del territorio, fondamentale coinvolgere le associazioni, i comitati e le realtà territoriali per costruire una progettualità condivisa anche con chi vive il quartiere.