Insieme a Filca Cisl, Feneal Uil e le associazioni datoriali del settore dell’edilizia di Roma e del Lazio abbiamo scritto a Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, e agli Assessori Regionali alle Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Sviluppo Economico e al Lavoro rispetto la grave crisi che sta nuovamente ed inaspettatamente colpendo il settore dell’edilizia, quando solo pochi giorni fa l’Istat attestava una crescita del +14.3 % sui dati pre – pandemici.
“Oggi, anche a causa della crisi energetica e di una grave situazione internazionale, si è determinata un’impennata del costo delle materie prime e dei costi dell’energia non più sostenibile.” dichiarano le Organizzazioni Sindacali e Datoriali nel chiedere alla Regione Lazio di intervenire per adeguare sia gli importi precedentemente definiti nei bandi, che prezzi calmierati sulle principali materie prime e prodotti dell’edilizia. Due interventi necessari per evitare il blocco generalizzato dei cantieri, da quelli delle opere private della ricostruzione del Centro Italia, a quelli delle opere pubbliche, e di conseguenza perdere migliaia di posti di lavoro, in un settore strategico per il Paese e della nostra Regione, come quello delle costruzioni.
A preoccupare le Parti Sociali non sono tanto le opere assegnate dalle grandi stazioni appaltanti centrali, su cui il Governo ha già iniziato a muoversi, ma gli interventi, per oltre 40miliardi di euro, previsti a vario titolo degli enti locali. Una frammentazione che richiede l’introduzione di un aggiornamento automatico delle somme aggiudicate ed un paniere di beni e materiali da sottoporre a prezzi massimi calmierati, sul modello di quanto si va discutendo in materia di benzina, anche al fine di contrastare fenomeni speculativi. In quest’ottica occorre dare immediata attualizzazione al prezziario regionale 2022 i cui valori sono ormai interamente superati dalla situazione dei mercati venutasi a creare.
Alle spalle abbiamo mesi in cui il settore delle costruzioni si è adoperato per introdurre azioni mirate alla qualificazione delle competenze, alla regolarità contributiva, alla verifica della congruità della manodopera impiegata nella realizzazione dei lavori edili, strumenti fondamentali per la lotta al dumping contrattuale e per la tutela della salute e della sicurezza del lavoro in edilizia. Azioni che hanno permesso di creare occupazione di qualità nel settore edile, che ora messa è a rischio senza azioni urgenti e mirate che supportino il settore delle costruzioni.