Ieri pomeriggio (3 giugno ndr)un lavoratore edile, Carlo P. di 59 anni iscritto al nostro sindacato, ha perso la vita precipitando da 10 metri di altezza da un ponteggio in un cantiere di Ostia Ponente, in via Umberto Grosso.
Si tratta di lavori di ristrutturazione di un condominio ad opera di una piccola impresa edile. Il lavoratore lascia una famiglia a cui va tutta la nostra vicinanza in questo momento di dolore. Lo sdegno per l’ennesima vittima sul lavoro, ci impone di fare tutto il necessario affinché sia fatta chiarezza su quanto accaduto, a partire dalla regolarità contrattuale e dalla dotazione di sicurezza sul cantiere. In più, chi di dovere, dovrà accertare che i carichi di lavoro, sul quale ci risultano ritardi, non siano stata la causa del drammatico incidente. Nel caso ci aspettiamo che venga fatta giustizia, per restituire la verità ai familiari e ai colleghi. Già prima della ripartenza avevamo chiesto strumenti di monitoraggio e più vigilanza, consapevoli che il blocco di questi mesi avrebbe portato a ritmi più sostenuti in assenza della giusta prevenzione e protezione.
Ci auguriamo che le autorità chiariscano rapidamente le circostanze, ma il nostro allarme punta adesso sulla necessità, da parte di tutte le forze impegnate nelle attività ispettive, di accentuare l’attenzione nelle piccole aziende del territorio, spesso proprio quelle più esposte ai rischi. Non è ammissibile abbassare l’attenzione sui gravi rischi che si vivono sui luoghi di lavoro, che si tratti del Covid 19 o che si tratti dei rischi tradizionali che purtroppo si sommano all’emergenza sanitaria. Non è più accettabile che si continui con una retorica ormai stanca sulla sicurezza mentre ogni giorno la strage sul lavoro continua.