Il lavoratore, secondo le prime ricostruzioni, stava eseguendo dei lavori di manutenzione sul tetto di un capannone a Monterotondo quando un cedimento lo avrebbe fatto cadere da un’altezza di 15 metri.
Nel 2021 i morti nel settore edile, solo nel Lazio, sono ormai più di 50, principalmente a Roma. Una strage che evidenzia con forza le criticità del settore: a morire sono i giovani, che non ricevono la formazione adeguata prima di entrare in un cantiere e spesso assunti con contratti non relativi al settore edile, e gli over 60 costretti a continuare a lavorare sui ponteggi per arrivare alla pensione.
“Con la normativa nazionale in essere avremmo già importanti strumenti per tutelare la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. Ciò che manca è la declinazione territoriale. -dichiara Benedetto Truppa, Segretario Generale della Fillea Cgil di Roma e Lazio – Il Prefetto di Roma risponda alla richiesta di incontro inviata unitariamente dalle organizzazioni sindacali dell’edilizia perché ora più che mai serve un protocollo sulla legalità e la sicurezza nei cantieri edili.”